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Satyricon in concerto

Satyricon in concerto

THE BASE in collaborazione con Radio Rock è lieta di annunciare l’apertura delle prevendite per il concerto dei SATYRICON di Mercoledì 03 Dicembre all’Alpheus Club di Roma. Il nuovo album THE AGE OF NERO di Satyr e Frost, storici ed unici membri dei SATYRICON, ha visto la luce proprio in questi giorni e sarà un tour europeo che toccherà anche Roma. I SATYRICON sono la formazione black metal norvegese più di culto del pianeta e hanno sempre ottenuto grandi consensi: molti di voi ricorderanno l’esibizione al GODS OF METAL 2006. Ora Satyr e Frost avranno nuovi brani in mano e eseguiranno uno show diabolica. Sarà inoltre presente uno special guest che annunceremo presto. Il loro primo album, Dark Medieval Times (1993) è considerato l'esempio più lampante di medieval metal. L'album mostrava, infatti, come i componenti del gruppo fossero affascinati da tutto ciò che concerneva il medioevo. Anche la musica ne veniva influenzata; infatti era forte la presenza di strumenti acustici e a fiato, atipici per il genere da loro suonato. I due dischi successivi, The Shadowthrone (1994) e Nemesis Divina (1996), continuarono su quella strada ricevendo, come anche nel caso del disco di debutto, critiche molto positive e riuscendo a vendere parecchie copie per un genere di nicchia come il black metal. Da sempre un duo che ruota attorno alle figure carismatiche di Satyr e del fido scudiero Frost, la band si avvale spesso di collaboratori sia in studio che dal vivo, su The Shadowthrone partecipa Samoth degli Emperor e sul successivo Nemesis Divina suona Nocturno Culto dei Darkthrone con lo pseudonimo di Kveldulv, per ovviare alla mancanza dello stesso Samoth (in carcere). Nemesis Divina contiene la celebre "Mother North", ancora oggi uno dei pezzi più amati dagli appassionati di black metal e cavallo di battaglia della band. Questo brano esalta la componente più epica con un coro solenne e maestoso in contrapposizione al ritmo furioso della canzone; da essa venne anche tratto un videoclip. La forma di black metal fino a qui proposta è tipicamente norvegese fatta quindi di atmosfere cupe e fredde che richiamano paesaggi tipicamente nordici. Momenti di furia cieca fatta di tempi ultraveloci, chitarre "a zanzara" e voce cattiva e glaciale si alternano a passaggi più epici fatti di cori vichinghi e momenti acustici. Satyr svilupperà in seguito questi aspetti della sua musica nei progetti paralleli Storm e Wongraven accompagnato rispettivamente da Fenriz e da Ihsahn, altri due nomi storici del Black norvegese. Dopo l'uscita di 2 EP, i Satyricon pubblicarono Rebel Extravaganza (1999). Il disco in questione si allontanava da ciò che la band aveva mostrato precedentemente, prendendo una strada molto sperimentale. Di fatto questo album mette definitivamente da parte la componente epica predominante dell'ultimo lavoro per concentrarsi su atmosfere fredde, chirurgiche e di un'ostilità senza precedenti. Le atmosfere industriali e cibernetiche, estese anche alle vocals, rendono il prodotto finale decisamente minaccioso e claustrofobico anche se ricorderà molto quanto già proposto cinque anni prima dai Coroner con "Grin", soprattutto per la voce di Satyr e per l'uso dell'elettronica. Lo stesso look della band subisce un netto taglio con il passato: niente più asce, spadoni, borchie ma uno sconvolgente look post-atomico; Satyr stesso sfoggia capelli a zero e un face-paint essenziale. Andando più a fondo nell'analisi dell'opera si scoprono inquietanti disegni di croci uncinate e testi dove si intuiscono deliri misantropici. Come scritto sul booklet interno, questo album fu concepito da Satyr in un momento di grossa frustrazione personale ma questa direzione non fu apprezzata e capita dalla gran parte del seguito dei Satyricon. Nonostante ciò Rebel Extravaganza porterà una ventata di cambiamento in una scena un po' statica ed influenzerà il sound e l'attitudine di altre band, come Disiplin, Gehenna ed altri gruppi della scuderia Moonfog. L'album fu però un insuccesso, e convinse il leader del gruppo, Satyr, a cambiare nuovamente strada. Il quinto album fu Volcano (2002). I Satyricon abbandonarono le atmosfere sperimentali della precedente uscita per suonare un miscuglio di hard rock e black metal. Si fanno sempre più forti le citazioni al vecchio thrash metal anni 80 con una predilezione per i già citati Coroner: la voce di Satyr assomiglia sempre di più a quella di Ron Royce, emergono sonorità alla Celtic Frost e accennanti agli Slayer. Nonostante alcune idee buone, l'album non seppe convincere la critica, che fu spietata con il disco. Visti i due insuccessi, Satyr decise di prendersi alcuni anni di riposo, anche per dedicarsi ai sui progetti paralleli, i Wongraven, gli Storm ed i Thorns. Dopo quattro anni di silenzio, i Satyricon tornarono con Now, Diabolical (2006), disco che li riportò allo stile della trilogia iniziale, e che per questo riuscì, finalmente, a convincere pubblico e critica. Il songwriting dell'album rimane comunque molto essenziale e semplice: i brani sono molto diretti anche se intrisi del solito feeling oscuro. I pezzi veloci risentono sempre più dell'influenza Slayer mentre l'onnipresente spettro dei Celtic Frost di To Mega Therion si fa sempre più ingombrante nei pezzi dall'incedere più lento e marziale. I Satyricon moderni sono ormai molto diversi da quelli degli inizi, discutibili sicuramente ma pur sempre coraggiosi e disposti a mettersi in gioco. Lasciando nella musica solo tracce della furia degli esordi, i due soci Satyr e Frost si avventurano verso territori più remunerativi: mega concerti estivi, immagine curata nei minimi dettagli, video clip, compagnie discografiche maggiori. MERCOLEDI’ 03 DICEMBRE THE BASE in collaborazione con Radio Rock presenta SATYRICON + Guest apertura porte ore 19:00 inizio concerto ore 20:00 ingresso: 20 euro + d.p. (circuito TICKETONE e prevendite abituali) ALPHEUS CLUB Via Del Commercio 36 - Roma infoline: 06 45496305; www.the-base.it